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Peloponneso - Informazioni sul Peloponneso

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Il Peloponneso è l'altra Grecia. Non la Grecia classica né quella delle isole greche. E' una parte importante della Grecia continentale, una specie di grande penisola, staccata artificialmente dal resto della Grecia dal canale di Corinto. Il Peloponneso è davvero una sorpresa per chi lo visita per la prima volta. Gli interni montagnosi si rivelano agli occhi di chi è abituato alla Grecia delle isole e della costa, aprono gli occhi sul verde intenso della vegetazione, con le sorgenti e le  valli incantevoli.

E' qui, in questi luoghi, che si è costruita la storia degli Achei. Prima di giungere al luogo dove sorgeva a Sparta si percorre una valle coperta di limoni, aranci, gelsi, vigne, olivi che certo non corrisponde all'immagine austera che ci siamo fatti di Sparta. Della mitica città che dominò il Peloponneso osò sfidare Atene rimane solo una piccola cittadina con pochi resti archeologici (fatto salvo il tempio di Artemide che rimanda la memoria al tempo della famosa Sparta rude guerriera). I resti che tra l'altro vedete qua e là sulle colline appartengono in realtà è periodi ellenistico romano, quando Sparta non era già più la grande Sparta. La moderna Sparta, disegnata dagli architetti di Re ottone, ha una struttura urbanistica regolare, con vie che si intersecano ad angolo retto e una grande piazza centrale.

 

Gli amanti della storia che hanno in mente la grande Sparta resteranno forse un po' delusi ma potranno comunque andare alla ricerca nel Peloponneso di templi, monasteri risalenti al Medioevo e castelli veneziani.

Da non mancare una visita allo stretto di Corinto, una grande opera ingegneristica del passato. Si tratta di un canale artificiale lungo oltre 6 km che collega il Golfo di Corinto con il mar Egeo. Fu costruito alla fine del 1800 (ma il progetto fu iniziato da Nerone) per evitare ai navigatori il periplo del Peloponneso (in pratica il giro del perimetro) con un risparmio di ben 400 km di percorso. Curioso è osservare il transito delle navi da crociera che passano nello stretto.

 

Da non perdere una visita a Argo con l’acropoli di Larissa. Argo, la più antica città greca, sempre in lotta contro Tebe, Troia e Sparta, mostra oggi i resti della sola dominazione romana: il teatro, che poteva ospitare fino a 20 mila persone e le lussuose terme, con marmi, mosaici e colonnati, imponenti come quelle di Caracalla. Tirinto con le sue mura ancora più imponenti di quelle di Micene. Secondo la leggenda furono i Ciclopi a costruire queste mura, gli unici in grado di sollevare questi blocchi di pietra pesanti fino a 13 tonnellate. Le rovine di quest'imponente piazzaforte, bastioni, case matte nascoste all'interno delle mura, palazzi, risalgono per la maggior parte al XII secolo avanti Cristo.

Da vedere anche Nauplia, Micene, Kalavrita (con i monasteri di Agia Lavra e Mega Spileo), le fortezze di Methoni, Koroni e Navarini, il palazzo di Nestore a Pilos, l’antica Olimpia e la cittadella di Mistras.

 

Micene, celebre città del re dei re, Agamennone, con le mura gigantesche dell'Acropoli che domina da uno sperone roccioso alto quasi 300 m. Qui furono trovate le cosiddette tombe reali, e qui furono rinvenute le maschere funerarie dei principi di Micene, in foglie d'oro martellate, ricalcate sul viso dei defunti. Il sontuoso arredo funerario di questo cimitero reale è esposto nel Museo archeologico nazionale di Atene ed è composto da gioielli, diademi, spade tempestate di pietre preziose, vasi d'argento.

 

Olimpia si trova in una piana verdeggiante dove scorre il fiume Alfios, ai piedi di una dolce collina boscosa. Ombreggiate dai pini troverete qui le rovine di uno dei più importanti santuari panellenici dedicati a Zeus. Per oltre un millennio (dal 775 a.C al 383 d.C) qui si sono riuniti, ogni quattro anni, atleti e pellegrini provenienti da tutta la Grecia, ed è qui che oggi viene accesa la fiamma olimpica che annuncia l'inizio delle gare di atletica. Visitate la pagina dedicata a Olimpia.

 

La cittadella di Mistras è chiamata anche la città dalle 1000 cupole. Un tempo ritenuta inespugnabile mostra oggi le rovine delle sue antiche fortificazioni medievali che contrastano con le linee curve e colori caldi delle cupole bizantine. Fu bizantina, turca, veneziana ed oggi è un insieme di case diroccate, chiese ancora intatte, palazzi. Un insieme di vicoli e scale porta l'antico quartiere residenziale della città con le sue ville, i conventi, la chiesa di San Demetrio. Seguendo le mura in direzione nord si arriva al monastero di Vhrontohion, e alle due chiese più grandi di Mistras.

 

L'itinerario classico del Peloponneso prevede di percorrere a tappe il periplo (praticamente percorrere tutto il perimetro del Peloponneso). Le città che si incontrano lungo questo percorso sono fra le più interessanti dell'intera Grecia (Atene e Salonicco ovviamente escluse) e si alternano a pittoreschi villaggi di mare. Patrasso è la porta della Grecia verso l'Occidente, Corinto è il punto di collegamento fra il Peloponneso ed il continente, Nauplia, prima capitale della Grecia moderna.

 

Patrasso è la terza città per grandezza della Grecia, si trova nel nord del Peloponneso ed attrae principalmente turisti per il porto, il secondo dopo il Pireo, con collegamenti per l'Italia e diverse isole ioniche. È un punto di collegamento fondamentale anche per quanto riguarda i treni per Atene e gli autobus che si dirigono verso molte zone della Grecia. La zona più interessante la parte alta, intorno alle pendici dell'antica Acropoli dove si trova oggi il castello. Da qui si può ammirare al nord il Golfo di Corinto, a sud, le montagne del Peloponneso, e vedere all'orizzonte le isole del mare Ionio, Zante e Cefalonia. A sud del castello si trova il teatro romano restaurato e all'interno del quale si svolgono ancor oggi rappresentazioni teatrali. Patrasso ha ricevuto nel 2006 la nomina di capitale europea della cultura

 

A sud est di Patrasso, a circa 30 km, solo pochi coraggiosi turisti si spingono fino a Kalavrita, antico luogo di pellegrinaggio. E' in questi luoghi che nel 1821,  nel Monastero di Agia Lavra, l'arcivescovo di Patrasso il sola bandiera greca a dispetto dell'occupazione turca, segnando l'inizio della guerra d'indipendenza. La cittadina è molto visitata nell'anniversario di quell'evento, ricordato ogni 21 marzo. Kalavrita è famosa anche per un terribile atto di ferocia umana perpetrato durante la Seconda guerra mondiale, quando le forze d'occupazione naziste uccisero tutta la popolazione maschile, circa 1500 persone, incendiando la città e dando alle fiamme anche il monastero dov'era scoppiata la ribellione. Uno degli orologi della torre della chiesa è fermo per sempre alle 14.34, il momento esatto del massacro. Per chi vuol provare un'esperienza fuori dal tempo, sospesa tra misticismo e bellissimi paesaggi naturali, è possibile prendere un treno a cremagliera che parte da Diakofto e sale lentamente per oltre 20 km, tra burroni, rocce, boschi gallerie, traversando ponti fiumi fino ad arrivare a circa ottocento metri di altezza a Kalavrita.

 

Kalatmata è da qui partire, possiede un aeroporto molto trafficato e della maggior città sud del Peloponneso. È famosa per la qualità del suo olio d'oliva esportato in tutto il mondo. Da visitare il castello e il vicino museo archeologico.

 

Nauplia è oggi una bella e particolare città adagiata su un golfo e ricorda un'antica capitale europea. La città conserva edifici di epoca veneziana, turca e neoclassica. Passeggiando tra le sue strade strette e tortuose, interrotte da scalinate e dominate dalle due fortezze, si vedono case con balconi in ferro battuto alternarsi a case dei tetti decorati. Di fronte al museo nell'arsenale veneziano, vedrete una piccola moschea, dovete sapere che questa nel 1829 era la sede del primo parlamento greco. Da Nauplia si possono fare escursioni a Atene Delfi.

 

teatro EpidauroNelle vicinanze di Nauplia, Epidauro, con il fantastico teatro che vedete nella foto di sinistra. La Valle sacra di Epidauro è un luogo intensamente verde per i suoi molti pini, circondato da colline e attraversato da due torrentelli. Qui fin dal V secolo a.C. arrivavano da tutta la Grecia molti pellegrini malati per consultare il santuario del Dio-medico Asclepio. Il santuario era allora composto da molti edifici, templi, terme, biblioteca, stadio, ginnasio, palestra e teatro. Di tutti questi edifici restano poche tracce, ma il teatro è ancora ben conservato ed è maestoso. Il teatro di Epidauro poteva ospitare 14.000 spettatori ed è senza dubbio una delle opere d'arte più prestigiose della Grecia. Celebre è la sua eccezionale acustica, frutto di avanzate conoscenze scientifico-matematiche: basta infatti parlare con chiarezza perché la più piccola parola sia ben percepita sin dal più lontano dei gradini. Ogni anno il teatro ospita le rappresentazioni drammatiche del Festival di Epidauro. Nel museo locale potrete vedere una ricostruzione in una serie di plastici degli edifici che facevano parte del santuario insieme al teatro stesso. A sud delle fondazioni del tempio dedicato a Asclepio si vedono ancora le tracce di un edificio quadrato che era con ogni probabilità il locale dove sostava il pellegrino in attesa del consulto. Il pellegrino dopo aver compiuto le abluzioni per purificare il corpo  e l'anima passava in questo edificio la notte di preparazione, avvolto nella pelle di un animale appositamente sacrificato. Qui riceveva in sogno la visita del dio-guaritore che poteva guarirlo istantaneamente con un vero e proprio miracolo oppure poteva generare delle visioni, dei sogni, che sarebbero poi stati interpretati dai sacerdoti-medici addetti al santuario. Questi sacerdoti-medici avevano il compito di tradurre il sogno in prescrizioni e trattamenti curativi. Questa forma prodigiosa di medicina evolvette ben presto in pratiche più concrete, portando alla trasformazione di Epidauro in una vera città termale attrezzata con equipe di medici.

 

Per chi ama la montagna e i luoghi autentici e consigliata una visita a Andritsaina (sulla strada che da Megalopolis si dirige verso nord-est. Si tratta di  un incredibile insediamento di montagna, molto pittoresco, e centro di riferimento per i piccoli paesi e le case isolate nei dintorni. Qui il tempo moderno sembra non essere arrivato. Potete soggiornare qui in camere piuttosto semplici. La maggior parte dei turisti soggiorna per poi visitare il tempio di Vasses, uno dei i templi più isolati e storici della Grecia, a circa 1100 m di altezza, dedicato ad Apollo dalla popolazione locale come ringraziamento per essere scampati alla peste.

 

Le coste del Peloponneso sono selvagge, ma verso la punta estrema della penisola ci sono splendide spiagge vicino a Capo Matapan e Methoni. Lungo il canale di Corinto troverete spiagge strette in ciottoli; la costa a ovest offre grandi spiagge di sabbia, con mare caldo, pinete e bei tramonti; nella zona di Kalamata le spiagge sono per lo più di ciottoli, nel Mani pochi sono gli accessi al mare, per lo più direttamente dalle rocce, nella zona di Githio ricominciano le spiagge, ma bisogna andare fino all'isoletta di Elafonissi per trovare le spiagge più belle (imbarco da Viglafia, 10 minuti di traghetto); ad est di Corinto e fino a carett caretta GreciaPoros troverete coste incantevoli ma poche spiagge. Se non siete patiti della sabbia, ed amate anche i ciottoli e gli scogli, ci sono magnifici fondali e grotte nella zona tra Kalamata e Mani. Costeggiando il golfo di Laconia arriverete a un parco naturale dove si può vedere la famosa tartaruga Caretta Caretta.

 

Andando verso Pilos (dove i pescatori aggiustano le reti nel porto della bella cittadina sulla costa occidentale) si arriva alla baia di Navarrino dove troverete molte belle spiagge, in particolare quella di Voidokilla. La zona lagunare e la spiaggia di Voidokilla fanno parte di un parco naturalistico/archeologico molto bello. E' in queste zone che nel 1827 La flotta turca, inferiore numericamente, inflisse una sonante sconfitta alla flotta turca affondando ben 51 navi, mentre greci non è perso nessuno. Consigliata una visita alle vicine isole: Kithira (con la bella cittadina Chora, con gli edifici bianchi sul fianco della collina sopra il porto e le imponenti mura di un enorme fortezza che dall'alto domina la città), Spetses, Idra

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