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Da vedere a Kea - Isola di
Kea
Kea offre
belle passeggiate tra le colline a terrazza,
valli lussereggianti che quà e là si scoprono colorate
da bianche casette dai tetti rossi, pittoreschi mulini
a vento e chiesette. Ovviamete molto belle le spiagge
di sabbia bianca, frizzante la vita notturna.
L'isola di Kea ha la fortuna di possedere alcune delle
spiagge più belle
al mondo
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Come da tradizione nelle isole Cicladi, la cittadina più importante
di Kea, Chora (Ioulis - Ioulida), è situata in cima ad
una collina, costruita a difesa dei pirati. Luogo pittoresco
e caratteristico, Chora ha casette dai tetti in ceramica e stradine
in pietra costruite intorno al Castello Veneziano del 1210.
Di particolare suggestione l’area conosciuta con il nome di
Montagna dei Mulini, così chiamata per i suoi
26 caratteristici mulini a vento.
Korissa, un’altro villaggio tra i maggiori di Kea è conosciuta
per via del suo porto e della bella baia di Agios Nikolas,
porto naturale a circa 6 km dal capoluogo Chora. Da provare
il forno pasticceria in centro a Korissia e l’ ottimo ristorante
Filippa.
Nelle vicinanze, dalle colline di Agia Triada, si ammirano
le rovine di un’antica acropoli e di ciò che si pensa siano
i resti di un Tempio
di Apollo. Nella zona furono ritrovati diversi reperti
archeologici come la statua di Kouros, oggi custodita
nel Museo Nazionale di Atene.
Da
visitare anche i villaggi di Vourkari e Otzias.
Il primo è un tranquillo paesino di pescatori che si affaccia
su una piccola insenatura ben riparata; il secondo è piccolo
villaggio di case bianche arroccate su una collina a picco sul
mare, con il bel porticciolo contornato dagli alberi di mandorle
e ottimi ristoranti di pesce per una sosta. Particolarmente
bello è il tramonto, un'esplosione di colori e giochi di luce.
Non andateci quando soffiano i
meltemi
perché il paese e la baia sono molto esposti.
Con 131 km² e 2.200 abitanti, l'isola più vicina all'Attica
(16 miglia nautiche da Lavrio e 12 miglia da Capo Sounion) è
comunque descritta come un paradiso selvaggio ancora preservato
dai turisti stranieri. Ma l'isola è ben lungi dall'essere presa
d'assalto. Kea (o Tzia), nonostante la sua vicinanza alla capitale
greca, ha sempre cercato di tenere i suoi tesori lontani dagli
occhi indiscreti dei turisti. Montuosa e a forma di mandorla,
l'isola ha conservato spiagge incontaminate, sentieri isolati
ombreggiati da querce secolari e costumi ancestrali. Tuttavia,
la strada che collega il porto e la capitale, Ioulis,
con le sue belle insenature nella regione di Koundouros,
è molto povera, le infrastrutture alberghiere sono limitate
e i collegamenti con le altre isole sono rari.
Da vedere a Kea anche
le chiese, oltre 130. Interessanti in particolare quelle
cosstruite nel periodo bizantino. Sicuramente le più tipiche
sono le chiesette bianche lungo le scogliere e le tre cattedrali
maggiori dell’isola.
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