Archimede
è stato il più famoso matematico, filosofo e inventore greco
dell'antichità che
scrisse importanti opere sulla geometria,
sull'aritmetica e sulla meccanica. Nacque a
Siracusa intorno al 287 a. C., sulla costa orientale della Sicilia e fu educato
ad Alessandria d'Egitto. Poi tornò a Siracusa,
dove trascorse la maggior parte del resto della sua
vita, dedicando il suo tempo alla ricerca e alla
sperimentazione in molti campi..
Nella meccanica ha definito il principio della
leva, e gli è attribuita l'invenzione della puleggia
composta e la vite idraulica per sollevare l'acqua da un
livello inferiore a uno superiore. Archimede è anche
famoso per la scoperta della
legge di idrostatica, talvolta noto come
'principio di Archimede', affermando che un corpo
immerso in un liquido perde peso pari al peso della
quantità di liquido si sposta. Archimede si suppone che
fece questa scoperta quando si lavava nella sua vasca da
bagno, costringendolo ad esclamare:
'Eureka!'
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La sua formulazione di un principio idrostatico
(noto come principio di Archimede) e di un
dispositivo per il sollevamento dell'acqua +
ancora in uso nei paesi in via di sviluppo, noto
come la vite di Archimede.
Archimede trascorse un po' di tempo ad
Alessandra d'Egitto all'inizio della sua
carriera, ma per la maggior parte della sua vita
visse a Siracusa, la principale città-stato
greca in Sicilia, dove era in stretto rapporto
con il suo re, Gerone II. Archimede
pubblicò le sue opere in forma di corrispondenza
con i principali matematici del suo tempo, tra
cui gli studiosi alessandrini Conone di Samo
ed Eratostene di Cirene. Svolse un ruolo
importante nella difesa di Siracusa contro
l'assedio posto dai Romani nel 213 a.C.
costruendo macchine da guerra così efficaci da
ritardare a lungo la cattura della città. Quando
Siracusa cadde al generale romano Marco
Claudio Marcello nell' autunno del 212 o
primavera del 211 a. C., Archimede fu ucciso nel
sacco della città da un soldato romano. Si dice che era così
assorto nei suoi calcoli, che chiese al suo
assassino non disturbarlo.
Tra le macchine da guerra a lui
attribuite ci sono la catapulta e il forse
leggendario sistema di specchi per concentrare i
raggi del sole sulle imbarcazioni degli invasori
per farle incendiare.