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Maria Callas Grecia
Una delle maggiori interpreti nella storia dell'opera
è di origine greca: Maria Anna Kalogeropoulos, vero nome del celebre
soprano Maria Callas. Donna raffinata ed elegante la Callas divenne famosa
per il suo singolare timbro, per la grande capacità tecnica e soprattutto per il
suo senso del drammatico. Protagonista sulle scene e anche sulla carta stampata,
soprattutto per la tormentata relazione con Aristotele Onassis, altro
personaggio simbolo della Grecia.
Considerata una vera dea della lirica Maria Callas nacque in realtà a New
York nel 1923. I genitori emigrarono difatti dalla Grecia. Con la separazione
dei genitori Maria e la sorella ritornarono in Grecia con la madre e ripresero
il cognome originario.
Studiò al Conservatorio di
Atene e fu subito notata in
vari ruoli secondar. Fu ingaggiata dal Teatro Reale di Atene e nel '41 debuttò
da professionista. La Seconda Guerra Mondiale e l’occupazione nazista prima e la
guerra civile in Grecia poi, la indussero a ritornare in America.
In Itali arrivò nel ’47 e divenne famosa interpretando alla Fenice di Venezia il
ruolo di Elvira ne “I Puritani” in sostituzione della titolare Margherita
Carosio. Alla Scala nel ’51 interpreta i "I Vespri siciliani" e viene ingaggiata
dalla celebre etichetta Emi. La decisione di snellire e la notorietà
internazionale le causano non pochi problemi e si ritrova costantemente sotto
assedio dei mass media nella vita professionale e privata. Alla ribalta nel jet
set internazionale la Callas è in scena spesso sui palcoscenici di tutto il
mondo.
Nel '66 decide di riprendere la cittadinanza greca e di ritornare in un certo
senso al suo mondo, dopo tanti anni vissuti in una dimensione artificiale. Nel
'69 ricopre anche un ruolo al cinema nella Medea di Pier Paolo Pasolini.
Nel ’75 riparte per una serie di concerti con il
tenore Giuseppe Di Stefano. Nel '75 muore Aristotele Onassis e nel ’77 a Parigi
anche lei viene trovata morta nel suo appartamento in circostanze mai chiarite.
Il suo ultimo desiderio fu che le sue ceneri fossero
sparse nel mar Egeo.
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